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Progetto di educazione alimentare: parola alla dott.ssa Antonella Cirigliano

Abbiamo chiesto alla biologa nutrizionista del progetto NaturalMensa, dott.ssa Antonella Cirigliano, in cosa consiste il progetto di educazione alimentare e come si è articolato in questi primi mesi di mensa scolastica con prodotti bio, a chilometro zero e a filiera corta, nell’istituto del Comune di Castelsaraceno.

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Qual è l’obiettivo del progetto di educazione alimentare, parte essenziale del servizio di refezione scolastica e di NaturalMensa?

La finalità del progetto scuola è promuovere la “cultura e la consapevolezza alimentare, nel rispetto coerente dell’ambiente”. Lo scopo è, appunto, aumentare la consapevolezza di studenti e famiglie a proposito dei principali errori alimentari che inavvertitamente si ripetono, puntando non solo a riequilibrare le quantità, ma anche a migliorare la qualità e il bilanciamento dell’alimentazione. Si vuol guidare i ragazzi, di accompagnare loro in questa età evolutiva, con un’alimentazione ottimale, giudicata tale in base a personali fabbisogni,  in relazione allo stile di vita. Il progetto vuole promuovere uno stile di vita salutistico e l’educazione al movimento, favorendo l’educazione nutrizionale e alla salute all’interno delle famiglie.

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Come si sono articolati praticamente incontri e laboratori, in questi mesi, nelle classi dell’Istituto Ciro Fontana, del Comune di Castelsaraceno?

Per i laboratori dei più piccoli, nella classe della Scuola dell’Infanzia, ho scelto lo strumento della favola, per trasmettere l’importanza di una corretta alimentazione, che si basa non su un solo alimento perfetto, ma che si sviluppa nella varietà dei cibi consumati. Canzoni, ritornelli e composizioni, per far capire invece le proprietà della frutta e della verdura. Le composizioni di frutta sono poi state mangiate con piacere dai bambini. La costruzione della ruota delle stagioni è stato un momento importante per discutere della stagionalità dei prodotti e scoprire l’esistenza di frutti nuovi. I laboratori con gli studenti di altre classi, invece, prevedono delle lezioni frontali in cui sono stati ampiamente discussi i nutrienti degli alimenti, le funzioni svolte da questi nutrienti e dove trovarli. Abbiamo parlato del fabbisogno energetico, della composizione completa e variegata di un piatto equilibrato. Tutto ciò, intorno alla piramide alimentare  e alla piramide ambientale. È stata assemblata dai ragazzi una piramide alimentare tridimensionale, mentre gli alunni della scuola elementare hanno allestito il loro piatto equilibrato, ritagliando e incollando figure di cibi negli appositi spazi del loro piatto.

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 Come hanno interagito gli studenti?Quali sono stati i dubbi più frequenti sollevati?

Tutti interessati agli argomenti trattati, attenti e curiosi a seconda della fascia di età, delle esigenze e dell’impostazione dell’incontro. Le domande più frequenti riguardano l’assunzione di bevande gasate e patatine fritte, e quindi su uno stile alimentare molto diffuso nella nostra società.

Qual è la prospettiva del progetto? Quali le prossime azioni?

Il progetto non prevede solo lezioni e laboratori con i ragazzi ma anche sportelli con i genitori i quali potranno rivolgere domande alla nutrizionista, dubbi specifici su una difficoltà riscontrata in famiglia o consigli per migliorare le abitudini alimentari della stessa.

E’ fondamentale creare un ponte tra le tavole della mensa scolastica e quelle della famiglia dello studente, che nel rapporto col cibo, nel momento in cui lo consuma costruisce e manifesta anche la sua personalità, nonché il suo benessere…

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L’importanza di comunicare un progetto: NaturalMensa

La comunicazione è un impegno importante per l’esecuzione di un progetto, innanzitutto perché informa sulla linea programmatica che si sta seguendo, sulla visione che ci sta orientando, ma anche sulle iniziative promosse e i servizi garantiti. L’informazione a proposito di questa storia di qualità che si ambisce a raccontare, non può prescindere da un altro obiettivo, che è quello di creare una comunione di intenti e di progettualità intorno a Naturalmensa. Comunicare significa proprio, rimandando alla sua radice etimologica, creare un mondo comune (una koiné, dicevano i Greci).

Quindi: informare e comunicare. Da qui, è implicato un terzo obiettivo: delineare il profilo di una cittadinanza ecosostenibile, attenta alle dinamiche sociali e ambientali che si celano dietro i nostri cibi, le nostre tavole. Se la comunità crede nel progetto, lo adotta come stile di vita, come input e faro per le sue scelte quotidiane, allora dal Naturalmensa al Naturalmente la distanza è minima e può condurre lontano. Verranno promossi occasioni per confrontarci direttamente sulle potenzialità e le criticità che ognuno avrà modo di sperimentare nel progetto, perché col punto di vista di tutti, si arricchisce qualsiasi esperienza. Comunicare vorrà dire creare una rete tra diversi punti di vista. Una delle ambizioni del progetto, è il coinvolgimento a più livelli della società, innanzitutto locale, e in maniera parallela regionale e, perché no, anche nazionale.

La comunicazione del progetto è importante, innanzitutto, per invitare a soffermarci su un aspetto che nella quotidianità spesso tralasciamo: le storie. L’uomo, fin dalla sua comparsa sulla terra, si è raccontato delle storie, con espressioni diversissime, perché è insito nella sua natura di animale sociale; e tuttavia spesso queste storie ce le dimentichiamo, a volte solo perché ci fa comodo. Non sapere per esempio chi raccoglie gli ortaggi che mangiamo, se un lavoratore sottopagato sfruttato dal caporale o se un cittadino a cui viene garantita dignità, tutela dei suoi diritti in quanto lavoratore. Non sapere che dietro l’apparente bellezza della nostra frutta ci sono decine di trattamenti chimici che oltre a danneggiare la nostra salute danneggiano a lungo andare la natura, da cui tutto deriva.

Vogliamo raccontare storie di tutela del paesaggio e delle tradizioni locali, investimenti di giovani che ritornano nelle proprie terre per prendersene cura, sviluppando un’economia intorno a questa materia prima preziosissima.

Ogni obiettivo ha bisogno dei suoi strumenti per essere raggiunto. Noi abbiamo pensato a un sito web, http://www.naturalmensa.org , in cui presentiamo il progetto, il team che lo coordina lo organizza e rende fruibili i servizi che vi sono abbinati; in cui descriviamo i prodotti che acquistiamo per la mensa scolastica, i fornitori da cui li acquistiamo. Abbiamo inserito anche una sezione Download, da cui si può scaricare materiale informativo in formato pdf che riguarda direttamente il progetto (brochures che verranno distribuite a scuola prossima settimana) o argomenti attinenti, pensati dal Ministero della Salute o da altri enti affini.

Dalla sezione “contatti”, sono indicati indirizzo email e recapito telefonico per scriverci, per segnalarci qualsiasi cosa, per comunicarci la vostra opinione su un aspetto del progetto o anche, speriamo, per darci dei consigli. Si creano, così, delle relazioni che danno spessore al progetto ma in generale alla comunità, che si impegna in una progettualità condivisa. Dal sito, si può poi accedere al blog di Naturalmensa, in cui verranno caricati articoli pensati per la promozione degli eventi, per la descrizione del servizio e la condivisione di storie, di testimonianze del territorio. Il canale privilegiato che segnalerà questi contenuti, sarà la pagina Facebook NaturalMensa, che potrete seguire mettendo Mi piace e spuntando la casella Notifiche, per ricevere gli aggiornamenti dei post. Potrete interagire sulla pagina col classico commento ai post o anche per esempio, caricando la foto di un vostro piatto, con la ricetta, usando l’hashtag #NaturalMensa e taggando direttamente la pagina @NaturalMensa.

Naturalmensa è stato pensato come progetto sperimentare, in cui partecipazione è un tassello fondamentale. Buona esperienza a tutti!

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NaturalMensa: al via un progetto sperimentale di educazione alimentare e sviluppo locale

Il 25 Novembre, alle ore 17:30, presso la Sala Consiliare del Comune di Castelsaraceno è in programma la presentazione del progetto sperimentale NaturalMensaLocandina2.jpg

L’idea di investire sull’educazione alimentare e, in prospettiva, sullo sviluppo locale si concretizza a partire da una proficua ed intensa attività di co-progettazione tra l’Amministrazione Comunale e la cooperativa sociale Cosmos onlus. Con Deliberazione di Giunta Comunale n. 65 del 25/07/2016, il Comune di Castelsaraceno ha approvato un atto di indirizzo per innovare il sevizio di refezione scolastica, impostandolo come progetto educativo da strutturare in laboratori, incontri informativi, consulenze con professionisti e ricercatori del settore, partendo proprio dalla sana e corretta alimentazione.
Dall’obiettivo di una mensa che serva piatti preparati con prodotti di tipo biologico, privilegiando la filiera corta ed il chilomero zero, si vuole guardare in prospettiva per incentivare sul territorio un modello di agricoltura biologica e sostenibile.
Il target a cui il progetto si rivolge non comprende solo le classi di alunni delle scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado; saranno le maestre, le famiglie, la comunità tutta ad essere chiamati a partecipare a questo ambizioso progetto, che può diventare un vero modello di sviluppo ma ancor prima modus vivendi da esportare all’esterno dei nostri limiti geografici.
È in corso di definizione la programmazione di eventi pensati per valorizzare la cultura enogastronomica locale, la conoscenza delle storie che si celano dietro i prodotti che acquistiamo, iniziative sportive e altri appuntamenti che coinvolgano attori diversi delle nostre società. Nel periodo estivo sono previste altre iniziative, in linea con la stagione turistica: dalla diffusione di prodotti locali (con mercatini a km zero), all’offerta di ristorazione bio, attenta anche alle persone con bisogni speciali.
Un progetto ambizioso che coinvolgerà anche le associazioni di settore (CIA, Coldiretti, AIAB, Slow Food) e l’intera comunità castellana nella realizzazione di uno stile di vita a misura di uomo.
Attraverso la partecipazione, il progetto si rafforza e il suo modello diventa stile di vita, adozione condivisa.
L’affidamento dell’appalto avrà durata triennale ed il servizio sarà attivo a partire da Lunedì 28 Novembre.
Se è vero che siamo ciò che mangiamo, allora la scelta dei fornitori, l’organizzazione dei menu, l’eco-sostenibilità delle nostre abitudini dirà, alla fin fine, qualcosa anche di noi, del nostro modo di prenderci cura dell’ambiente che ci circonda, sia da un punto di vista sociale che prettamente ecologico. Rispettare la stagionalità dei prodotti, per esempio, implica di per sé il rispetto per l’ambiente, per i suoi ritmi di produzione, a cui dobbiamo affidarci senza pretendere di estromettere la bellezza della natura, che si perfeziona nella sua varietà. Garantire una sana alimentazione, partendo dai più piccoli e dalle loro scorrettezze alimentari indotti dalla pubblicità e da una scarsa attività di educazione, rientra in una strategia lungimirante di sviluppo del territorio locale, delle sue peculiarità, delle sue ricchezze, innanzitutto culturali.