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I vantaggi del cibo locale

Spesso ci troviamo ad acquistare frutta o verdura al supermercato, senza controllarne la provenienza né la stagionalità. A chi non è capitato di avere la possibilità di scegliere le fragole o le zucchine a febbraio o i broccoli a giugno? E soprattutto chi non si è trovato, tra gli scaffali, pacchetti di pomodori della Tunisia o di arance dell’Algeria? Bisogna dunque sempre fare attenzione a queste due variabili per diverse ragioni.

  1. La prima è che il cibo locale prevede meno spostamenti e quindi meno inquinamento.
  2. Sapere con esattezza da dove proviene un cibo e come è stato prodotto è una garanzia necessaria per il nostro benessere fisico
  3. Scegliendo cibo locale aiutiamo l’economia del nostro territorio.
  4. Inoltre aiutiamo i contadini e gli agricoltori che preservano la biodiversità e gli ecosistemi naturali.
  5. Non c’è dubbio che il sapore del cibo coltivato e raccolto vicino a dove abitiamo sia sicuramente migliore di quello di un supermercato
  6. E senza dubbio è più sano e più nutriente
  7. Il menù che contiene cibo locale e di stagione è più ricco e sempre molto colorato
  8. Scegliendo cibo locale possiamo riscoprire sapori antichi e tradizionali del luogo in cui viviamo

Ed è per tutti questi motivi che NaturalMensa si impegna da anni per offrire ai suoi bambini la qualità e il benessere offerti dal cibo locale di Castelsaraceno.

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Un nuovo logo per NaturalMensa

Finalmente il nostro progetto NaturalMensa – mensa biologica d’eccellenza – ha un nuovo logo! E chi l’ha scelto? Ovviamente i veri protagonisti di NaturalMensa, ovvero i bambini di Castelsaraceno, che hanno votato democraticamente, durante l’orario scolastico, scegliendo tra tre proposte di logo.

Ha vinto a pieni voti l’immagine che raffigura un cuore/frutto di un colore rosso fragola con foglioline verdi e con forchetta e cucchiaio disegnati all’interno, come fossero dei riflessi di luce. Il frutto/cuore sarà il nuovo leitmotiv del progetto NaturalMensa che prevede tante novità fino alla fine di questo anno scolastico.

Grazie bambini!

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Educazione alimentare. Alcune semplici regole da seguire a casa.

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I bambini imparano guardandoci.

Possiamo spendere fiumi di parole ma se non si passa all’azione, tutto sarà inutile.

Ecco perché Naturalmensa sceglie la strada di educare tramite esperienze sensoriali e del gusto. 

Tantissimo dipende anche dalle famiglie, senza il loro impegno giornaliero non è possibile aiutare i figli a stare bene adesso e a diventare adulti consapevoli. 

Oggi condividiamo con voi alcune semplici (ma efficacissime) regole da seguire a casa:

– Mangiare almeno 3 frutti al giorno, interi, cioè completi di acqua e fibre, e di stagione. 

– Mangiare verdure a ogni pasto. 

– Cucinare insieme almeno un piatto a settimana, poi mangiarlo con maggiore consapevolezza e rispetto.

– Fare la spesa insieme imparando a leggere etichette.

– Non rinunciare allo spuntino.

– Idratarsi. Limitare le bevande con zuccheri aggiunti. 

– Non mangiare troppo velocemente. 

– Ridurre l’apporto di sale. 

L’importante è iniziare!

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Le norme dell’agricoltura biologica

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Uno degli obiettivi più importanti del progetto #naturalmensa è diffondere le informazioni utili e adeguate sull’agricoltura biologica, con lo scopo di poter  contribuire alle scelte giuste e consapevoli che ognuno di noi deve fare nella nostra vita quotidiana.

L’agricoltura biologica è un modo di coltivare la terra ed allevare gli animali rispettoso dell’ambiente. 

Ma quali sono le norme che la regolano? Ecco alcune informazioni utili su questo tipo di coltivazione.

Si basa  sul rispetto delle migliori pratiche ambientali, presenta un alto livello di biodiversità nel rispetto e nella salvaguardia delle risorse naturali. Nella filiera vengono applicati criteri rigorosi per mantenere il benessere degli animali. La produzione si adatta alle preferenze di alcuni consumatori seguendo procedimenti e utilizzando sostanze naturali.

Ecco i parametri che devono essere rispettati perché un prodotto sia considerato biologico:

*   deve essere ottenuto secondo le norme dell’agricoltura biologica o essere importato da paesi terzi attenendosi al regime di cui ai Reg. CE 834/07 e CE 889/08;

*   se il prodotto presenta ingredienti che non derivano da attività agricole come additivi, aromi, sale o altri, i coadiuvanti tecnologici devono rientrare tra quelli indicati nel Reg. CE 889/08;

*   il ciclo produttivo deve essere interamente libero da OGM;

*   la materia prima “biologica” non può essere miscelata con la stessa sostanza “non biologica”;

*   né il prodotto finito, né i suoi ingredienti possono essere sottoposti a trattamenti con coadiuvanti tecnologici diversi da quelli permessi nel regolamento del biologico. Trattamenti con radiazioni ionizzanti sono bandite.

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Il ritorno ai grani antichi: un passo importante per la salute e il benessere.

Pasta e pane: cardini della Dieta Mediterranea, patrimonio dell’UNESCO perché modello alimentare universalmente riconosciuto, non solo per il gusto, ma anche per la salute.

Bisogna chiederci però l’origine del grano di questi alimenti e capire cosa mangiamo.

E’ recente la notizia di una multa elevata ad una multinazionale per aver diffuso informazioni fuorvianti sull’origine del grano duro utilizzato nella produzione della pasta di semola venduta nella propria catena di distribuzione.
Questo vuol dire che bisogna stare attenti e fare scelte consapevoli.

Come andare sul sicuro? Basta scegliere il biologico: quando è certificato lo riconosciamo dalla presenza sulla confezione del logo europeo del biologico. Per il pane, basta chiedere al nostro forno di fiducia o auto-produrlo con lievito madre, possibilmente.

Il grano è uno degli alimenti migliori al mondo. Ha tutto: fibre, minerali, enzimi, proteine. Nelle nostre tavole, però, di tutto ciò non arriva nulla.

Ma c’è una soluzione: il ritorno ai grani antichi.

I grani antichi sono varietà coltivate in passato che sono rimaste integre, non hanno subito le alterazioni (ibridizzazioni o modificazioni genetiche) per rendere il prodotto più produttivo dal punto di vista industriale.

Dell’importanza di riscoprire i grani antichi nella nostra alimentazione quotidiana si è parlato a Benevento nell’ambito della manifestazione Sementia, organizzata da Slow Food, l’organizzazione internazionale che studia, difende e divulga le tradizioni agricole ed enogastronomiche di ogni parte del mondo.

Nel ricco programma di sabato scorso 25 gennaio, si è svolta anche la tavola rotonda “Ripartiamo dalle mense scolastiche“, in cui NaturalMensa ha avuto un ruolo importante quale buona prassi e modello da adottare a livello nazionale.

La mensa scolastica è un tema centrale, perché non si può parlare di cibo senza parlare del futuro dei cibi.
E i grani antichi sono il futuro, perché hanno meno glutine, sono meno raffinati e più ricchi in principi nutritivi. Sono più leggeri e digeribili, evitano lo sviluppo delle famose intolleranze di cui sempre più persone soffrono.

Fino a poco tempo fa era difficile trovare farine, pasta e prodotti fatti con grani antichi, oggi sono sempre più facilmente reperibili, anche nella grande distribuzione. Le varietà Senatore Cappelli e Saragolla (utilizzati dai nostri fornitori Pasta di Stigliano e Pastificio Cirigliano) si trovano sul mercato anche con produzione convenzionale e non biologica.

Ma, come giustamente affermava a Benevento il prof. Benedetelli (Genetica Agraria dell’Università di Firenze) presente a Sementia di Slow Food, soprattutto in età evolutiva “bisogna mangiare sano e biologico, perché pesticidi e fitofarmaci fanno male alla crescita dei bambini”.

La produzione biologica è la caratteristica fondamentale: anche se il prezzo di vendita è maggiore rispetto alla classica “farina bianca”, la qualità nutrizionale è incomparabile e dunque è importante per la nostra salute. Sono frutto del lavoro e della resistenza-resilienza dei piccoli produttori, anima di un’economia che dà valore al cibo.

E NaturalMensa sposa perfettamente questa filosofia, ponendosi come sistema innovativo, frutto di un lavoro integrato e positivo tra Amministrazione Comunale di Castelsaraceno, Cooperativa Cosmos, Scuola e famiglie.

Perchè adottare uno stile di vita sano significa migliorare la nostra salute e pensare al futuro con un ritorno al passato, quello “buono”.

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NaturalMensa: online il questionario finale per la valutazione del servizio di refezione scolastica

NaturalMensa è un ambizioso progetto ideato in sinergia tra il Comune di Castelsaraceno e la Cooperativa Sociale Cosmos.
Gli obiettivi di educazione e consapevolezza alimentare si associano al rispetto per l’ambiente, all’utilizzo di prodotti biologici e a filiera corta, alla valorizzazione della cultura enogastronomica locale e alla sensibilizzazione di progetti sociali di sviluppo del territorio.

Monitorare il servizio di refezione scolastica è un dovere che la Cooperativa Cosmos ha nei confronti delle famiglie, in quanto Naturalmensa è un progetto pensato per costruire insieme alla comunità un percorso di benessere e di salute.

E’ possibile valutare il servizio attraverso un Google form, cliccando qui.

La cooperativa Cosmos ci tiene a ringraziarvi per la vostra preziosa collaborazione.

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Valeria, una tesi di laurea sul progetto NaturalMensa

Valeria Quartarone ha 25 anni ed ha da poco conseguito il titolo di laurea in Economia Aziendale presso l’Università degli Studi della Basilicata.
E’ una persona molto poliedrica e curiosa, sempre pronta a scoprire ed approfondire cose nuove, soprattutto quando si tratta di tematiche che vertono su trattazioni culinarie ed inerenti la ricerca del benessere psico-fisico della persona e della comunità.
Proprio in virtù di quanto appena scritto, crescendo nel corso del tempo, ha imparato a diventare una consumatrice sempre più attenta ed esigente nelle scelte di acquisto dei beni alimentari, cercando di preferire in maniera sempre maggiore cibi ed alimenti salubri, locali e biologici, e di conseguenza, “incontaminati”.
Valeria si è anche impegnata nel ridurre l’utilizzo di alimenti industriali ricchi di pesticidi , OGM e sostanze che a lungo andare diventano tossiche per il nostro organismo.

Valeria ha approfondito gli studi della realtà di NaturalMensa anche in ambito accademico e, a tal proposito, dichiara: “Una scelta in primis personale, ma anche etica ed ambientale. Questa primordiale motivazione mi ha indotto a voler approfondire la tematica anche sotto altri aspetti e punti di vista , come quello della refezione scolastica sostenibile, focalizzando l’attenzione su quanto è stato fatto e quanto ancora si può fare nel contesto locale lucano; proprio da qui è nata la collaborazione con il “Progetto Naturalmensa”, che grazie all’importante contributo pervenutomi dagli stessi rappresentanti e coordinatori, mi ha dato modo di esaminare concretamente tutti i meccanismi che concorrono per offrire un servizio mensa biologico che rientra a livello nazionale in parametri di eccellenza”.

Come sei venuta a conoscenza del progetto “Naturalmensa”?

“Imbattendomi in vari motori di ricerca e social network, stavo cercando appositamente degli articoli e documentazioni inerenti la refezione scolastica sostenibile in Basilicata, quando su facebook mi appare un post dell’assessore delle politiche agricole della Regione Basilicata (Luca Braia) in cui venivano encomiate le best practices di mensa biologica promosse per l’appunto da Naturalmensa. Cosi ho iniziato ad imbattermi in  ricerche più approfondite su questo progetto , visionando sito web, pagina facebook, articoli editoriali etc, e capendone il potenziale non ho esitato a prender contatti con la coordinatrice Francesca De Felice.”

Cosa ti ha colpito del progetto tanto da sceglierlo come tematica in ambito accademico?

“La prima cosa che mi ha particolarmente catturata è stato senz’altro il prestigioso riconoscimento di “mensa biologica di eccellenza” conferito dal Mipaaf, su scala nazionale. Poter prendere come esempio di mensa virtuosa l’unica mensa presente su territorio lucano ad aver ottenuto questo grande traguardo, è sicuramente significativo, ed oltretutto un emblematico esempio pratico che attraverso un percorso congiunto e sinergico tra la comunità , le istituzioni e le imprese appaltanti,  anche le piccole realtà possono ottenere risultati strabilianti di valenza comunitaria.
Esclusività , comunicazione “digitale”  e trasparenza del progetto Naturalmensa , sono stati i parametri che ho dapprima valutato nella scelta del mio caso studio inerente ai sistemi di refezione scolastica sostenibile. Nell’epoca attuale gioca un ruolo determinante, a mio parere, sapersi distinguere ottimizzando il proprio valore aggiunto e la propria mission; non è più sufficiente solo attuare un progetto, bisogna innanzitutto saperlo “trasmettere” con tutti i mezzi che si hanno a disposizione, come in questo caso i mezzi di comunicazione rappresentati da  social network e pagine web, che ampliano in maniera significativa il bacino di utenti potenziali che possono venire a conoscenza delle finalità e delle attività svolte dalla cooperativa sociale castellanese . Le buone iniziative e modus vivendi meritano di essere condivise ed apprezzate coinvolgendo sempre più persone.”


Qual’è stata la finalità del tuo studio ?

“L’obiettivo principale del mio studio ha abbracciato diversi aspetti che sulla sfera economico-organizzativa impattano sul mondo del biologico alimentare nel settore della refezione scolastica sostenibile, un canale distributivo alternativo con un potenziale ancora non del tutto espresso . E’ stato illuminante a tal proposito, analizzare in maniera approfondita i trend di mercato degli ultimi anni del catering pubblico e scolastico italiano, constatando che esso rappresenta un volano per tutta la nazione per poter veicolare prodotti biologici di elevati standard qualitativi.
E’ emerso infatti, che il sostegno attivo degli enti istituzionali che hanno promosso regolamentazioni  comunitarie, nazionali e regionali inerenti l’utilizzo di prodotti biologici, abbia indubbiamente supportato il decollo esponenziale del numero di mense bio presenti sul territorio italiano. Ma oltre al sostegno istituzionale , diventa altresì necessaria una compartecipazione attiva da parte dei promotori del servizio di refezione scolastica, che devono recepire la risposta proveniente dal mondo biologico in maniera esaustiva e degna di nota, attraverso la stesura di un buon capitolato di appalto, uno strumento “forte” se gestito con competenza e se indirizzato verso il perseguimento di un servizio complessivamente sostenibile e qualitativamente differente.
Dall’ambito tecnico, teorico e nazionale, si è infine spostata l’attenzione sulla parte più “sperimentale” del mio lavoro di tesi, per comprendere dal punto di vista pratico e concreto cosa si cela dietro la filosofia aziendale e la mission di un progetto che caratterizza un capitolato d’appalto incentrato sulla prospettiva di uno sviluppo locale promuovendo principi di sostenibilità alimentare, ambientale e culturale. Il caso studio Naturalmensa mi ha permesso tutto questo.”


Secondo il tuo parere, perché il progetto NaturalMensa dovrebbe essere un modello per altre realtà ?

“Naturalmensa mi comunica ambizione, originalità, cambiamento, cooperazione, confronto, professionalità, passione.. La qualità viene considerata in tutte le sue sfaccettatura e questo è un dato che emerge lampante anche dall’esterno. Si intuisce l’accurata scelta dei fornitori, delle materie prime, della redazione dei menù alimentari , della comunicazione con l’interno e con l’esterno, della piena inclusione di genitori e bambini in un percorso di educazione alimentare che accantona i metodi di insegnamento dottrinari e teorici, per lasciare ampio spazio alla sperimentazione, alla tangibilità , ai sensi e alle emozioni con approccio ludico ricreativo. Naturalmensa trasmette l’idea di “crescere insieme”, e lo fa attuando costantemente partnership,iniziative e sinergie di sviluppo in partecipazione con altre realtà imprenditoriali, presenti sul territorio locale.
Sulle orme di questa realtà  presente in terra lucana, fonte di stimolo e di grande ispirazione, si potrebbe auspicare che vengano incrementati progetti di sostenibilità simili a questo, affinché emerga il notevole potenziale del sistema agroalimentare lucano, ricco di tradizione e prodotti alimentari qualitativamente elevati, sani e genuini. Le nostre generazioni future hanno bisogno di più salubrità e meno chimica, di esempi come questo che non rimangano confinati a delle eccezioni, ma che diventino a lungo andare una buona regola.”

Si ringrazia Valeria per l’immensa gentilezza e disponibilità.

Guido Tortorelli per NaturalMensa

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NaturalMensa: online il risultato del questionario per la valutazione del servizio

NaturalMensa è un ambizioso progetto ideato in sinergia tra il Comune di Castelsaraceno e la Cooperativa Sociale Cosmos.
Gli obiettivi di educazione e consapevolezza alimentare si associano al rispetto per l’ambiente, all’utilizzo di prodotti biologici e a filiera corta, alla valorizzazione della cultura enogastronomica locale e alla sensibilizzazione di progetti sociali di sviluppo del territorio.

Monitorare il servizio di refezione scolastica è un dovere che la Cooperativa Cosmos ha nei confronti delle famiglie, in quanto Naturalmensa è un progetto pensato per costruire insieme alla comunità un percorso di benessere e di salute.

Nel mese di Febbraio, la cooperativa ha fornito il questionario genitori 2019 in merito alla valutazione del servizio.
Il questionario  ha visto la partecipazione dell’85% delle famiglie beneficiarie del servizio e il team NaturalMensa si ritiene molto soddisfatto in quanto dai risultati si evince che:
– Il 92,7 % è soddisfatto del servizio;
– Il 99 % (media tra 98 e 100) è soddisfatto della pulizia e della sicurezza alimentare;
– Il 92 % è soddisfatto della qualità delle pietanze.

Ecco i risultati nel dettaglio (RISULTATI QUESTIONARIO NATURALMENSA_2019):
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Guido Tortorelli per NaturalMensa

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Castelsaraceno, un importante riconoscimento per il progetto “NaturalMensa”

NaturalMensa, il progetto di refezione scolastica del Comune di Castelsaraceno diventa mensa biologica di eccellenza.
Con Decreto Interministeriale n. 11703 del 29/11/2018 del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari, Forestali e del Turismo di concerto con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 38 del 14 Febbraio 2019, è stato assegnato il prestigioso riconoscimento sulla base delle percentuali minime di utilizzo di materie prime di origine biologica nella misura di almeno il 90% per frutta, ortaggi, legumi, prodotti trasformati di origine vegetale, pane e prodotti da forno, pasta, riso, farine, cereali e derivati, olio extravergine, 100% per uova, yogurt e succhi di frutta, 50% per prodotti lattiero-caseari, carne e pesce da acquacoltura.

Con il Decreto è stato anche ripartito il fondo nazionale per l’anno 2018, assegnando alle stazioni appaltanti individuate un contributo finanziario che sarà utilizzato per ridurre i costi a carico dei beneficiari del servizio di mensa scolastica biologica e per realizzare iniziative di informazione e di promozione nelle scuole e di accompagnamento al servizio di refezione.

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“Con questo prestigioso riconoscimento – afferma il Sindaco Rocco Rosano – ottenuto in Basilicata soltanto dal Comune di Castelsaraceno in ottima compagnia del Comune di Matera, si conferma la lungimiranza del progetto di refezione scolastica avviato dall’Amministrazione comunale nel 2016 e che con un modello innovativo di gestione, mette al centro del servizio l’educazione alimentare e la valorizzazione delle produzioni agroalimentari di tipo biologico presenti sul territorio”.

Soddisfatta anche la coordinatrice del progetto NaturalMensa, Francesca Defelice, che dichiara: “Il bollino d’oro del MIPAAF, che corrisponde ad una qualificazione d’eccellenza, è il frutto di un percorso fatto con i fornitori di NaturalMensa. Mi sento di ringraziare tutti i soggetti coinvolti per questo riconoscimento. E’ un risultato importante che si inserisce nella strategia della Cooperativa Cosmos per promuovere modelli agroalimentari più sostenibili e garantire un’alimentazione più sana, a partire dalle scuole e dalle famiglie, con un basso impatto ambientale e l’attenzione per l’educazione alimentare.

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NaturalMensa è un progetto sperimentale che, in co-progettazione con la Cooperativa Sociale Cosmos onlus, ha l’ambizione di tracciare un possibile modello di sviluppo locale per i Piccoli Comuni, incentrato sull’agricoltura biologica, sul turismo enogastronomico di qualità e sulla promozione di stili di vita salutari, partendo dalla scuola e dall’educazione delle giovani generazioni.

Una visione sostenibile, per costruire comunità felici e consapevoli delle vocazioni territoriali dei luoghi abitati.

Ufficio stampa Comune di Castelsaraceno e Guido Tortorelli, responsabile comunicazione

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Il progetto NaturalMensa sostiene la Giornata mondiale contro lo spreco alimentare

Dopo aver aderito alla decima edizione della Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti (SERR), in programma dal 17 al 25 novembre 2018, organizzando un incontro inerente la cucina degli avanzi con l’intento principale di combattere lo spreco alimentare nelle famiglie e che ha visto la partecipazione dello Chef lucano Francesco Abbondanza, Ambassador della cucina lucana nel mondo e grande appassionato dei prodotti della sua terra, e di Domenico Balsano, imprenditore che guida l’azienda “Fattincasa”, famosa per il suo brand “Pasta di Stigliano”, pasta biologica presente con enorme successo sui mercati europei ed americani, il progetto NaturalMensa sostiene la Giornata mondiale contro lo spreco alimentare.

Il 5 febbraio, infatti, si celebra la Giornata mondiale contro lo spreco alimentare, istituita nel 2014. In Italia lo spreco alimentare a livello nazionale è di 2,2 milioni di tonnellate di cibo all’anno. Cibo che viene buttato e che potrebbe invece sfamare chi ne ha più bisogno. A livello mondiale la tendenza è ancora più impressionante: ogni anno buttiamo via 1,3 miliardi di tonnellate di cibo. Basterebbe un quarto di questo cibo per sfamare gli oltre 815 milioni di persone che soffrono la fame.

Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, nel 2017, ha reso sul sito del Ministero il vademecum “Io Non Spreco”: si tratta di una lista di consigli e informazioni pratiche per combattere gli sprechi alimentari: dalla lista prima di fare la spesa alla lettura della data di scadenza, dalla corretta conservazione degli alimenti all’impiego degli avanzi in nuove ricette.

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Una lista da cui prendere assolutamente spunto: possiamo cambiare lo stato delle cose.

Guido Tortorelli, responsabile comunicazione